Ma perché dovrei usare i Social?
L’imprenditore molto spesso mi pone questa domanda, rafforzandola anzi con la tipica affermazione “tanto Facebook serve solo per perdere tempo”.
Questo è un chiaro esempio di come, purtroppo, in piena epoca digitale, la percezione comune di chi non ha una completa conoscenza dello strumento sia esattamente questa: la sua totale inutilità.
La “zona di comfort”, quella che spesso è difficile abbandonare perché comporta delle nuove conoscenze e delle nuove sperimentazioni, è una delle ragioni per cui sempre più frequentemente le Aziende si ritrovano al palo, in un mercato dove, prima del prodotto, comanda la velocità e la qualità della comunicazione.
Nonostante questo però, si vede ancora qualche debole spiraglio di luce in fondo al tunnel… e questo mi fa ben sperare! Specialmente durante le mie docenze agli imprenditori, quando passo a spiegare i vantaggi nell’utilizzo di Facebook ADS (qui Veronica Gentili docet) ecco che prende vita nei loro occhi un grande senso di stupore. Scoprire che dalla propria scrivania è possibile proporre il proprio prodotto o servizio a persone che non conoscono e che potrebbero potenzialmente diventare futuri acquirenti sconvolge spesso in senso positivo le strategie della loro Azienda; la stessa Azienda che, fino ad un secondo prima, si vantava di aver sempre fatto funzionare tutto allo stesso modo per ben 30 anni.
I tempi sono cambiati, e con essi le strategie, perciò ci sarà un motivo per cui ora quegli approcci non bastino più per renderli competitivi?
Una volta presa consapevolezza di questo e di ciò che di buono questi strumenti possono fare, il rischio che più spesso riscontro è che la loro conoscenza troppo precocemente sfoci in un “eccessivo entusiasmo”: se è vero che le pratiche di Facebook Ads possono funzionare, è altrettanto vero che, senza una strategia ed un piano di azione prestabiliti, queste non potranno portare molto lontano!
Per evitare di commettere questi errori, ci sono dei bravissimi Social Media Manager in circolazione, abituati a predisporre nel minimo dettaglio tutte le attività volte a generare nuovi contatti e ad incrementare potenzialmente le vendite.
Se poi l’Azienda è un B2B, ecco che allora andrà tenuta fortemente in considerazione la piattaforma di Linkedin, che, oltre a collocare un disoccupato nel mondo del lavoro, com’è noto, permetterà all’Azienda stessa di individuare e contattare autonomamente altre figure professionali per proporre degli accordi di Business. Questo meccanismo ha perciò l’estremo valore aggiunto di poter bypassare tutte le intermediazioni, di assicurarsi delle risposte o di procurarsi appuntamenti di lavoro interagendo fin da subito con i diretti interessati.
di Gilberto Del Pizzo